La sigaretta elettronica macchia i denti?

Nell’elenco dei gesti e delle cattive abitudini che fanno male ai nostri denti, assieme a una dieta scorretta e ricca di zuccheri e a una scarsa igiene orale, bisogna inserire senza dubbio il fumo della sigaretta. La presenza della nicotina, infatti, va ad agire pesantemente sulla colorazione naturale del nostro sorriso, finendo per ingiallirlo. Una valutazione diametralmente opposta rispetto a quella che bisogna fare in merito al fumo della sigaretta elettronica.

La ‘bionda’ tradizionale si caratterizza per la presenza di catrame, capace di insinuarsi tra i denti e alterarne la colorazione. In più, bisogna sottolineare il fatto che l’effetto della nicotina – anch’essa presente nella sigaretta classica – va a danneggiare e minare la stabilità del tessuto osseo, nel quale sono inseriti i denti. Contestualmente, la nicotina va a ridurre la produzione di saliva e questo crea le condizioni per la proliferazione dei batteri.

Nel caso della sigaretta elettronica e degli e-liquid, il riferimento è al cosiddetto gesto dello ‘svapo’. Qui l’assenza in primis del catrame consente già di ridurre il rischio sia in relazione alla nostra salute che a quella dei denti.

Per quanto riguarda poi la nicotina, i livelli si riducono fino ad azzerarsi con tutte le conseguenze relative all’ingiallimento dei denti. La comparsa delle macchie dunque non si lega al gesto dello svapo. Sempre più apprezzati gli e-liquid per sigaretta elettronica al Cbd, che consentono di ottenere un surplus di relax (vi sono peraltro molte meno limitazioni di legge).

Perché i denti diventano gialli: cibi sbagliati e cattive abitudini

Bisogna partire dal presupposto che vi è una differenza sostanziale nella colorazione dei denti da una persona all’altra: un aspetto del tutto soggettivo. Molti fattori possono incidere sull’alterazione della relativa tonalità, a cominciare appunto dai caratteri genetici.

Sempre tenendo presente l’importanza di aspetti quali lo spessore dello smalto che riveste ogni dente, la sua qualità e il colore della dentina (che si trova al di sotto dello smalto). Quest’ultima si caratterizza per avere un colore giallastro, mentre lo smalto in pratica è trasparente: ecco spiegato il motivo per il quale generalmente i denti si presentano con delle tonalità più tendenti al giallo che al bianco.

Bisogna riuscire a evitare quei comportamenti che possono incrementare la naturale tendenza del dente a ingiallirsi, lungo il corso degli anni. Anche perché vi sono cattive abitudini e alimenti ‘killer’ che intervengono in modo deciso. Al centro di tutto bisogna porre la questione della corretta igiene orale, prestando attenzione all’assunzione di una serie di cibi in grado di macchiare i denti come:

  • vino,
  • bibite gassate,
  • salsa di soia,
  • caffé,
  • mirtilli,
  • salsa di pomodoro.

Senza dimenticare che il trascorrere degli anni porta sempre con sé un progressivo assottigliamento dello smalto dei denti, che può essere accelerato anche dall’assunzione di cibi acidi o bibite con un eccesso di zuccheri.

Come fare per mantenere un sorriso sempre smagliante

Per riuscire ad avere un sorriso sempre al top occorre agire sulle personali buone abitudini che, come detto, si legano a doppio filo a una perfetta e costante pulizia/cura dei denti. Bisogna agire per prima cosa sulle cause dei denti gialli.

Sono in molti a passare alla sigaretta elettronica per abbandonare gradualmente il vizio del fumo: questo consente – anche e soprattutto – di rallentare in maniera netta il processo di ingiallimento dei denti. Vi sono poi alcuni alimenti ‘amici’ dei denti: si tratta in particolare di carote, fragole e mele.

Questo per quanto riguarda i rimedi di tipo naturale, ma vi sono anche quelli professionali che richiedono l’intervento del medico per sbiancare i denti ed eliminare la patina gialla. Oltre al trattamento in poltrona nello studio dentistico, è possibile ricorrere anche strisce e mascherine da indossare in autonomia quando si è a casa. Ok agli sciacqui con collutori e sì all’impiego del filo interdentale.