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Chi è e di cosa si occupa il Consulente ADR

Sono tante le aziende che, in qualche modo, hanno a che fare con merci ritenute “pericolose”, e come tali obbligate a tenere un determinato comportamento “virtuoso” e rispettoso delle leggi in materia. Proprio per agevolare il controllo e gli adempimenti nelle attività legate alle merci pericolose è stata introdotta una figura professionale con specifiche mansioni: il consulente ADR.

Normativa di riferimento

Il consulente ADR è un professionista la cui presenza è obbligatoria in tutte le aziende che si occupano di: imballaggio, trasporto, spedizione, carico, scarico e riempimento di merci “pericolose”. A tal proposito esiste una precisa classificazione delle merci ritenute tali: gas, materie e oggetti esplosivi, liquidi e solidi infiammabili, materie soggette a spontanea accensione, perossidi organici, materie che sviluppano gas infiammabili a contatto con l’acqua, materie infettanti, materie tossiche, materiali radioattivi, materie corrosive. Il decreto legislativo del 4 Febbraio 2000 n. 40 (aggiornato con il Decreto legislativo n. 35 del 27 Gennaio 2010) ha istituito la figura del “consulente ADR”, il cui ruolo può essere svolto, nella pratica, da personale interno all’azienda o dal legale rappresentante, oppure da personale incaricato all’esterno di essa. La normativa nazionale recepisce quella dell’Unione Europea e di tutti i Paesi che hanno firmato un accordo in tal senso. La mancata nomina del consulente ADR in ambito aziendale può comportare l’addebito di una sanzione di importo compreso tra 6000 e 36mila euro.

Le mansioni del consulente ADR

Di cosa si occupa il consulente ADR? Quali sono le sue specifiche mansioni all’interno delle aziende che svolgono attività legate alle merci pericolose? Prima di tutto, il consulente ADR valuta che le leggi in materia vengano scrupolosamente osservate dall’impresa. Poi assiste e consiglia nello svolgimento delle operazioni che hanno come oggetto il trasporto di merci pericolose, e infine redige una relazione annuale sulla regolarità ed efficacia di tali operazioni aziendali. Gli strumenti di cui il consulente per la sicurezza si avvale sono: la verifica periodica delle attrezzature aziendali, per valutare la loro idoneità all’uso; la formazione e l’addestramento del personale impiegato in azienda; valutazione dei subfornitori; tenuta di una banca dati sulle merci pericolose e le operazioni ad esse relative. Il consulente ADR deve essere capace di valutare, di volta in volta, i rischi di incidente e le loro conseguenze a livello aziendale.

Come diventare consulente ADR: la formazione

Per svolgere il ruolo di consulente ADR all’interno di un’impresa è necessario frequentare un corso di formazione professionale, alla fine del quale viene rilasciato un “Certificato di formazione professionale” con relativa autorizzazione a svolgere la professione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il certificato ha validità quinquennale, dopo di che occorre rinnovarlo previo superamento di un esame specifico (che si svolge in forma scritta). La nomina del consulente e l’accettazione dell’incarico sono atti aziendali formali e vanno quindi redatti in forma scritta. Il rappresentante legale dell’azienda ha l’obbligo di notificare all’Ufficio provinciale MCTC competente per territorio l’avvenuta nomina del consulente ADR entro 15 giorni dalla stessa.

Certificati conseguibili

Il certificato può essere ottenuto relativamente a specifiche merci pericolose o modalità di trasporto. Si può conseguire un certificato di modalità stradale, ferroviaria, e per via navigabile.